Aeroplano
L'aeroplano, aeromobile, velivolo, o aereo (in forma abbreviata), è un mezzo di trasporto più pesante dell'aria capace di volare.
Tranne pochi modelli sperimentali, in aviazione (o aeronautica) tutti gli aerei costruiti finora hanno in comune l'uso di superfici alari utilizzate per generare una spinta verticale (detta portanza), dalle quali dipende però anche una parte della resistenza all'avanzamento: questo vale in misura analoga per gli elicotteri, detti appunto velivoli ad ala rotante.
Come i dirigibili o gli elicotteri appartiene alla più ampia classe degli aeromobili, e in tale ambito può essere classificato come un aerodine a sostentazione aerodinamica.
Gli aerei sono divisi principalmente in 2 categorie: militari e civili.
Quelli militari a loro volta si dividono in:
- cacciabombardieri,
- bombardieri,
- aerei d'attacco al suolo,
- aerei d'addestramento,
- aerei da ricognizione,
- aerei da trasporto
Quelli civili si dividono in aerei di linea, aerei per trasporto merci, jet executive, aerei da turismo.
In generale poi si hanno aerei acrobatici che di solito sono aerei da caccia, da addestramento o da turismo, a volte modificati per adattarli alle particolari sollecitazioni del volo acrobatico.
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Aeroplano
Mezzo aeromobile più pesante dell'aria, propulso da un motore e sostenuto dall'azione dinamica esercitata dal flusso d'aria sulle superfici delle ali fisse.
Aeromobili più pesanti dell'aria sono anche l'aliante e le macchine ad ala rotante, come l'autogiro e l'elicottero, azionate meccanicamente e sostenute da rotori posti sulla parte superiore della fusoliera.
Altro mezzo aereo è l'ornitottero, che viene sostenuto e propulso da ali battenti: sono stati sviluppati ornitotteri giocattolo, ma a tutt'oggi gli esperimenti su macchine a dimensioni reali non sono stati seguiti da realizzazioni pratiche.
Il termine “aeroplano” generalmente designa macchine che operano da basi terrestri, ma viene utilizzato anche per diverse categorie di aeromobili, che comprendono gli aerei imbarcati su navi, gli idrovolanti e gli anfibi.
La principale differenza tra questi mezzi è data dalla configurazione del dispositivo di atterraggio.
L'aereo imbarcato è infatti progettato per decollare e appontare a bordo di portaerei ed è dotato di un gancio caudale che afferra un cavo, steso da un capo all'altro del ponte di volo, per favorire l'arresto dell'aereo dopo l'appontaggio.
L'idrovolante invece è provvisto di galleggianti, anziché del consueto carrello d'atterraggio degli aerei terrestri; in particolare l'idrovolante a scafo centrale ha la fusoliera costruita come lo scafo di un'imbarcazione per consentire il galleggiamento. L'aereo anfibio è equipaggiato sia con carrello d'atterraggio sia con scafo o galleggianti, che consentono al velivolo di operare da terra o dall'acqua.
Fino alla seconda guerra mondiale gli idrovolanti venivano impiegati perlopiù come ricognitori militari o antisommergibili, mentre nell'aviazione civile erano adibiti prevalentemente al trasporto passeggeri su rotte marittime; potevano comunque volare solo a bassa velocità ed erano lenti nell'ammaraggio.
Gli aerei anfibi, ancora più lenti per il doppio sistema di atterraggio, ebbero sempre diffusione limitata. Per gli aerei da diporto leggeri sono disponibili galleggianti simili a quelli utilizzati negli idrovolanti ma dotati di una ruota "annegata" posta al centro, che non sporge tanto da incrementare la resistenza idrodinamica quando è in acqua, ma fuoriesce abbastanza per consentire atterraggi su piste in cemento o erbose.
Altri mezzi più pesanti dell'aria sono gli aerei a decollo verticale (VTOL) e corto (STOL), e i convertiplani. Un aereo VTOL (acronimo dall'inglese Vertical Take-Off and Landing, decollo e atterraggio verticale) decolla verticalmente e vola orizzontalmente; per il sollevamento da terra si utilizzano diversi sistemi: in alcuni progetti viene sfruttata la spinta diretta verso il basso operata da motori a getto (vedi Propulsione a reazione), sebbene ciò richieda un'elevata potenza.
Per l'aerosostentazione diretta vengono impiegate anche ali rotanti e ventole canalizzate, che però hanno il difetto di incrementare la resistenza aerodinamica durante il volo. I convertiplani, combinando i rotori degli elicotteri con le ali fisse degli aerei, sembrano dare risultati promettenti per le operazioni VTOL commerciali; per quanto essi siano in diretta competizione con gli elicotteri, sono tuttavia notevolmente più veloci.
Gli aerei STOL (dall'inglese Short Take-Off and Landing, decollo e atterraggio corto), possono decollare e atterrare in direzione obliqua con elevate inclinazioni, e quindi anche su piste di lunghezza limitata. A parità di carico utile, sono molto più efficienti, in termini di consumo di carburante e di potenza richiesta, rispetto agli aerei VTOL; inoltre sono in grado di raggiungere velocità superiori e hanno maggiore autonomia rispetto agli elicotteri.
Per quanto riguarda i mezzi più leggeri dell'aria, vedi Dirigibile; Pallone aerostatico.
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